Si fermavano nelle periferie, nei villaggi rurali, nei luoghi in cui la gente abita e lavora. E portavano libri: libri di intrattenimento, libri morali, libri utili per apprendere nuove tecniche di lavoro. Erano le biblioteche circolanti, nate con intenti filantropici già nell'Ottocento e diffusesi in Italia e in Europa sull'onda degli ideali umanitari e socialisti nei primi decenni del Novecento. Il loro merito indiscusso è soprattutto uno: quello di aver trasformato il libro in un oggetto per tutti, che può trovare posto ovunque e passare di mano in mano.

Dal 5 al 9 settembre 2012, nel corso della sua XVI edizione, Festivaletteratura ha rinnovato la straordinaria avventura delle biblioteche circolanti ricostruendo un' "ideale" biblioteca circolante d'inizio Novecento e rilanciando a quattro scrittori e saggisti l'idea di realizzare un catalogo per una biblioteca di base contemporanea. La biblioteca circolante storica è nata da una selezione dei fondi confluiti nelle biblioteche mantovane che originariamente costituivano il patrimonio librario che Università Popolari, Società Operaie di Mutuo Soccorso ed altre analoghe istituzioni mettevano a disposizione delle classi sociali subalterne. La biblioteca, aperta alla libera consultazione del pubblico per tutta la durata del Festival negli spazi delle Sale del Capitano di Palazzo Ducale, è stata ricostruita e riordinata ispirandosi al catalogo modello che Ettore Fabietti nel 1908 pose in appendice al suo fondamentale Manuale per le biblioteche popolari.

Su due linee di bibliobus si sono invece mosse le nuove biblioteche di base richieste da Festivaletteratura al matematico Claudio Bartocci, allo scrittore Alberto Manguel, allo psicoanalista Massimo Recalcati e all'architetto e designer Marco Romanelli.
Ciascuna di queste biblioteche rappresenta la risposta a una medesima domanda: "Quali sono i 100/200 libri che ritenete oggi indispensabili per una biblioteca di base che possa aiutare a vincere i nuovi analfabetismi, a interpretare il mondo che abbiamo intorno e ad acquisire una cittadinanza piena e attiva nel nostro tempo?".
I bibliobus hanno fatto sosta in sei piazze della città – PIAZZA ERBE, PIAZZA MARCONI, PIAZZA MARTIRI DI BELFIORE, PIAZZA CANOSSA, PIAZZA VIRGILIANA, PIAZZA SAN LEONARDO – secondo gli orari indicati giorno per giorno. Tre incontri hanno poi completato il percorso sulle biblioteche circolanti. Due di questi hanno avuto come protagonisti i "bibliotecari" curatori delle nuove biblioteche di base promosse da Festivaletteratura. Massimo Recalcati e Marco Romanelli, Claudio Bartocci e Alberto Manguel hanno illustrato e messo a confronto i principi che li hanno ispirati nella redazione del catalogo preparato per il festival. Gli sviluppi delle pratiche di promozione della lettura da inizio Novecento agli inizi del nuovo millennio sono stati invece i temi al centro della conversazione tra lo storico Nicola Labanca e Sergio Dogliani, creatore degli Idea Stores di Londra. Tutti gli incontri si sono svolti presso il Palazzo dell'Agricoltura e sono stati coordinati dal giornalista Guido Vitiello, autore di I turbamenti di un giovane bibliomane.